Nadia Giacomini

Nadia
Giacomini

La mia arte fra realtà e immaginazione

Vivo e lavoro a Milano, ma sono nata e cresciuta fra il lago di Garda e Boston negli Stati Uniti.

La mia formazione linguistica si traduce presto in attività professionali che mi portano a viaggiare e lavorare fra Australia, Giappone, Inghilterra e diversi paesi europei stimolando così la mia naturale curiosità per le diverse culture e per un mondo visivo cangiante e poliforme. È un caleidoscopio che si nutre di azzurri cieli australiani, delle profondità dell'indaco giapponese e del giallo dorato delle colline italiane.

Da sempre innamorata dell'arte, inizio un lungo percorso formativo presso studi privati di noti artisti contemporanei e frequento per diversi anni la Scuola Libera del Nudo dell'Accademia di Belle Arti di Brera, continuando poi la conoscenza e la sperimentazione artistica presso il Dipartimento di Arti Visive dell'Accademia.

La mia è una pittura fra realtà e immaginazione, fra ricordo e istantaneità, fra segno e macchia, tra figura e astrazione dove il colore e l'atmosfera sono i veri protagonisti di un processo evocativo che coinvolge lo spettatore.

Quando mi accingo a dipingere una nuova tela o quando mi trovo davanti a un foglio bianco, si affastella entro di me una miriade di pensieri, emozioni e suggestioni dove cerco di mettere ordine per esprimere quell'idea originale che mi è affiorata un giorno in maniera inaspettata, quasi come una rivelazione.

L'idea, lo spunto, l'ispirazione nasce quasi sempre in maniera fortuita e si fissa in quel territorio non ben definito fra gli occhi e la mente dove permane, in maniera ossessiva, fino a quando non riesce a trovare uno sbocco pittorico.

Costante è il bisogno di scoprire

Spesso a ispirarmi è la natura, può trattarsi di uno squarcio di cielo, del profilo di una collina o dello spazio fra due sagome, ma anche solo di un movimento, di una combinazione di colori, di una vibrazione.

Costante dentro di me è il bisogno di scoprire, di ricercare, di approfondire e di allargare tecniche e conoscenze perché ogni opera è solo un altro passo nella continua ricerca di sé stessi.